Un anno dopo aver intrapreso una terapia a indirizzo bioenergetico, decisi di integrare le sessioni individuali con alcune esperienze di gruppo: sei all'anno, della durata di un fine settimana e caratterizzate da una forte impronta corporea. Durante il week-end vi era sempre almeno un momento dedicato ai balli di gruppo. Ricordo questa grande sala nella quale gli altri partecipanti ballavano mentre io rimanevo in disparte, a volte addirittura fuori dalla stanza. Provavo infatti una grandissima vergogna alla sola idea di ballare, ma anche una forte rabbia nel sentire il mio corpo bloccato dalla paura del giudizio, come se gli occhi di tutti fossero puntati su di me.
Poi, dopo non so quanto tempo, un giorno ho provato a muovere un poco il mio corpo, ferma in un angolino, girando le spalle al resto del gruppo. E così ho fatto per alcuni mesi, iniziando ad accettare il senso di vergogna e a non farmene più condizionare. Dopo tre o quattro anni di duro lavoro sia in individuale, sia in gruppo, ero in grado di muovermi liberamente a ritmo di musica insieme ad altre persone!
E sono certa che senza quelle esperienze di gruppo non avrei mai superato quel tipo di imbarazzo né sciolto la mia rigidità corporea.
(continua...)
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